Sonntag, 8. Juni 2014

Il letto a tre piazze, ovvero l'Olanda è un'amante complicata

Fra me e la Germania, è stato colpo di fulmine. Mi sono innamorata ciecamente di questo Paese, incondizionatamente. Non mi ha dato fastidio il tempo lunatico, le difficoltà linguistiche, la cultura talvolta stridente con la mia. Ho adorato fin dal primo momento persino la cucina tedesca.
Tutto era così meraviglioso e affascinante, così diverso dal mio mondo di provenienza eppure affine alla mia anima; ho pensato seriamente di essere nata nel posto sbagliato.
Ma, prima o poi, come si conviene nelle relazioni a lungo termine, le farfalle nello stomaco spariscono e lasciano spazio alla concretezza, alla quotidianità, fatta di calzini sporchi e anniversari dimenticati.

A me è successo quando un terzo giocatore si è fatto spazio nella partita, ovvero il Paese che attualmente mi dà da vivere e che ricompenso lautamente con svariate voci in meno in busta paga: l'Olanda.

-Ovviamente intendevo i Paesi Bassi, mi scuso per il mio meschino errore con gli animi sensibili che dovessero risentirsi della generalizzazione-

Gli olandesi sono un popolo enigmatico ed ermetico, al contrario dei tedeschi pare non abbiano un particolare interesse all'integrazione della popolazione immigrata. Ne consegue che non ci tengano a spiegarsi e a rendersi comprensibili; presentano il loro Essere come un dato di fatto, una realtà da accettare a priori.
Sono così perchè sono così, odioso assolutismo retorico!
Questo me li rende indecifrabili: quale essere umano o gruppo di esseri umani non ci tiene a comunicare il proprio retaggio?
A meno che...
Devo fare una confessione: dal momento in cui ho iniziato il corso di olandese mi è frullata una domanda in testa, insistente, persistente, invadente e pervasiva. Ho pensato: "Solamente una presuntuosa italiana potrebbe chiedersi una cosa del genere, noi e il nostro complesso di superiorità storico!"
La domanda è la seguente: "Tralasciando tulipani, mulini a vento e talento commerciale, che cosa è conosciuto globalmente della cultura olandese nel mondo?"
Mi sono resa conto che, prima di approdare su questi lidi, conoscevo solo Van Gogh, Hyeronimus Bosch, Vermeer, Rembrandt, Mondrian, Erasmo da Rotterdam, Spinoza, Mandeville e un'altra manciata scarsa di personaggi storici. Il che, paragonato alla marea infinita di informazioni reperibili sull'Italia (ma anche su Francia, Germania, Inghilterra etc.) è un po' pochetto...
Prima che mi si imputi un'ignoranza abissale riguardo alla nobilissima storia dell'ancor più nobile Regno dei Paesi Bassi, metto le mani avanti. Ok, ammetto che potrebbe essere una mia mancanza di conoscenza ad originare simili questioni. La domanda mantiene comunque la sua logica.
Quanto si sa, in generale, non a livello di studi specialistici in materia, dell'Olanda? E, se non si sa molto, perché?
Non c'è un numero infinito di risposte. Una delle possibili è: perché non c'è molto altro da sapere.

Io chiedo a voi illuminazione sul tema, mi rifiuto di credere che uno Stato europeo, seppure piccolo, sia così spoglio di qualsivoglia profondità non dico intellettuale, ma semplicemente umana.

Prima che mi togliessi gli occhiali rosa, il mio padrone di casa, avendo appena appreso che mi occupo di commercio ha detto, sogghignando: "Ah, commerciare, quello gli olandesi lo sanno fare bene". Il suo tono di voce e il freddo, risoluto sottinteso mi hanno fatto pensare al momento che il suo fosse un pregiudizio, molto comune fra i tedeschi qui al confine. Col tempo quelle parole si sono fatte più pregnanti.
Ha, almeno in parte, ragione o la sua opinione è contagiosa?

Per definizione, un pregiudizio è basato su un'incompleta o indiretta conoscenza e questo non è proprio la fattispecie. Ho tentato più volte, spinta dalla curiosità quasi ossessiva, di fare capolino nelle loro teste chiuse a doppia mandata. Le reazioni sono state di ulteriore rigidità e indisponibilità alla comunicazione, per usare un eufemismo, dato che oggettivamente si è trattato di repliche passivo-aggressive per niente gradevoli.

In tutto questo vortice di riflessioni riguardanti i cari Niederländer, purtroppo ho un po' trascurato la mia relazione con la Germania. Cerco di dividermi fra le due, ma le mie facoltà di concentrazione non sono per ora tali da riuscire nell'impresa.
Col tempo, chissà, forse l'arcano verrà svelato e potrà tornare la pace nella mia attività sinaptica.

Fijne Weekend allemaal!